Sfatiamo un mito: la caduta dei capelli è un processo naturale che solo in alcuni casi richiede attenzione.
Il ciclo di vita del capello infatti dura da 2 a 6 anni, ed è così diviso:
Quando questo processo non si verifica in modo autonomo, è necessario individuare le cause che variano da soggetto a soggetto.
Squilibri e cambiamenti ormonali possono portare ad una caduta dei capelli. I casi più frequenti sono la menopausa o la gravidanza, e la fase di allattamento.
Un’alimentazione carente di aminoacidi, di proteine o zinco e vitamina D, allunga la fase telogen del capello che non ha l’energia necessaria per riprendere la fase di ricrescita (anagen).
Uno stress intenso e prolungato debilita l’organismo e non permette lo svolgimento del ciclo del capello. La carenza di energia influenza i capelli immediatamente: diventano sottili, si spezzano e cadono.
Qualche volta la perdita dei capelli intensa e prolungata è dovuta a una condizione patologica dell’organismo, come una disfunzione tiroidea o intestinale. La forma più comune di caduta di capelli è tuttavia l’alopecia androgenetica: si trasmette geneticamente sul cromosoma X – ai figli maschi, è trasmessa dalla madre.
Il fumo agisce negativamente sulla circolazione sanguigna, danneggia il DNA del follicolo pilifero e ne aumenta il rischio di infiammazione, determinando uno sbilanciamento nell’equilibrio del tessuto epidermico durante la crescita del capello. Inoltre, il fumo – anche di tipo passivo – aumenta gli ormoni maschili e per questo motivo è associato al maggiore rischio di alopecia androgenetica.
L’alopecia farmaco-indotta (o iatrogena) è causata da agenti terapeutici in grado di interferire con il normale ciclo vitale dei capelli. Le categorie farmaceutiche che causano il disturbo sono: farmaci antivirali, fluidificanti del sangue, farmaci per la cura dell’acne e del colesterolo, antidepressivi, antimalarici, e, ovviamente, i chemioterapici.
I raggi solari, se molto forti e diretti, inducono la morte cellulare dei bulbi. Lo stesso processo è indotto anche dalle polveri sottili e dai metalli pesanti che si depositano su capelli e cuoio capelluto in chi vive nelle grandi città molto inquinate.
Una calvizie prettamente maschile di derivazione genetica, in questo caso i capelli diventano sempre più sottili, fino a quando la ricrescita non riesce più a sostituire il numero dei capelli persi. Il fenomeno che genera la calvizie quindi non è tanto la caduta in sé, quanto l’assenza di ricrescita dei capelli.
Un fenomeno temporaneo che avviene soprattutto nei mesi autunnali. In questa fase, i capelli possono subire una perdita dei capelli in misura molto maggiore rispetto al normale (da 2 a 4 volte di più), tanto che a volte può notarsi la differenza. Questa calvizie non deve preoccupare, perché temporanea: passati gli uno o due mesi più a rischio, la ricrescita dei capelli torna ai livelli standard.
In questo caso, il soggetto affetto presenta disturbi di personalità, ansia continua, stress cronico, shock traumatico o depressione. Questi disturbi possono portare all’infiammazione del cuoio capelluto o a fenomeni di iperseborrea, causa della calvizie nelle aree centrali della testa.
Si tratta della calvizie più antiestetica: la perdita dei capelli è quasi improvvisa e avviene a chiazze. Nella maggior parte dei casi fortunatamente riesce a risolversi; si tratta di un fenomeno genetico piuttosto raro (1 su 10.000).
I rimedi utilizzati per combattere la calvizie sono numerosi e comprendono l’utilizzo di semplici lozioni, la somministrazione di farmaci (finasteride, minoxidil) e trapianti capillari.
Per poter ridurre le possibilità di perdere i capelli, è importante seguire una serie di norme igieniche, evitare diete drastiche e mangiare sano, proteggere i capelli dal sole e dalle lampade abbronzanti, non fumare ed evitare il fumo passivo.
Tuttavia, quando si tratta di un fenomeno anomalo o in caso di molti dubbi, è consigliabile rivolgersi ad un medico specialista: massaggi, laser terapie, fototerapie e crioterapie sono solo alcuni esempi delle numerose tecniche disponibili nei moderni centri tricologici.
Quando il problema è irreversibile, le tecniche di trapianto di capelli offrono risultati estetici eccezionali.