La psoriasi è una condizione cronica della pelle che provoca un accumulo di cellule in eccesso in diverse parti del corpo. Queste formazioni danno vita a delle macchie di colore rosso-argento che possono sfaldarsi, prudere, screpolarsi e sanguinare. Gli esperti stimano che circa 125 milioni di persone nel mondo ne siano affetti – cioè tra il 2 e il 3% della popolazione.
Quando colpisce il cuoio capelluto, la psoriasi è semplicemente conosciuta come “psoriasi del cuoio capelluto” ed è anche abbastanza comune. I trattamenti variano in base alla gravità e posizione: per i casi sul collo e viso, si tratta di medicine più delicate rispetto alle altre parti del corpo come la testa. Infine, esistono delle conferme in merito a dei rimedi casalinghi che possono aiutare a ridurre i sintomi; spesso i risultati migliori si verificano con una combinazione di entrambe le soluzioni.
I sintomi della psoriasi del cuoio capelluto
La psoriasi del cuoio capelluto è una forma di psoriasi a placche, che causa chiazze squamose di colore rosso argenteo o violaceo (note come placche). Essendo anche il tipo di malattia più comune, può interessare qualsiasi parte del corpo, come ad esempio:
- l’attaccatura dei capelli
- la fronte
- la parte posteriore del collo
- dietro le orecchie
Oltre alle placche, la psoriasi del cuoio capelluto può anche causare:
- scaglie sottili di pelle bianca o gialla sul cuoio capelluto
- sensazione di prurito
- sensazione di bruciore
- secchezza
- sanguinamento
Infine, la caduta temporanea dei capelli è un altro sintomo comune ed effetto collaterale. I capelli di solito ricrescono una volta trattata la malattia.
Cause e fattori di rischio
Gli esperti non sono sicuri circa le cause precise della psoriasi. Tuttavia, è opinione diffusa che si verifichi quando il sistema immunitario di una persona non funziona correttamente. Un fatto abbastanza confermato è che chi accusa la malattia a livello del cuoio capelluto, nella maggior parte dei casi ha già percorsi in altre parti del corpo.
Un’altra teoria si basa sulla produzione in eccesso di un tipo di globuli bianchi chiamati “cellule T” e neutrofili. Il compito dei linfociti T è di viaggiare attraverso il corpo, combattendo virus e batteri, ma se un soggetto ne ha troppi, può iniziare ad attaccare le cellule sane per errore e produrre più cellule della pelle e globuli bianchi. Nel caso della psoriasi del cuoio capelluto, queste cellule cutanee in eccesso possono portare a infiammazione, arrossamento, chiazze e desquamazione. Nello sviluppo della psoriasi, possono svolgere un ruolo importante anche fattori genetici e legati allo stile di vita.
Fattori ereditari
Avere un genitore con psoriasi aumenta il rischio di contrarre la stessa malattia e, ancora maggiore, quando sono entrambi i genitori ad accusarla.
Obesità
Le persone obese sono considerate a rischio.
Fumo
Per i fumatori aumenta il rischio di contrarre la psoriasi e, per chi ne è già affetto, fumare può aggravare i sintomi.
Fatica
Livelli di stress elevati sono legati alla psoriasi perché lo stress indebolisce il sistema immunitario.
Le persone con infezioni ricorrenti e sistema immunitario compromesso – in particolare i bambini piccoli e quelli con HIV – hanno un rischio maggiore di ammalarsi di psoriasi.
Fattori scatenanti o aggravanti più comuni
- mancanza di vitamina D
- infezioni, come mal di gola o infezioni della pelle
- lesioni cutanee
- alcuni farmaci (inclusi litio, beta-bloccanti, antimalarici e ioduri)
- dipendenza da alcol
- fumo
- fatica cronica
Come trattare la psoriasi del cuoio capelluto
Il trattamento della psoriasi del cuoio capelluto può prevenire sintomi gravi, infiammazioni croniche e caduta dei capelli. I tipi di trattamenti necessari dipendono dalla gravità della condizione. A volte il medico combina o ruota diverse opzioni in base alle esigenze.
Cure mediche
È stato dimostrato che i seguenti trattamenti medici aiutano a curare la psoriasi del cuoio capelluto:
- calcipotriolo: è disponibile sotto forma di crema, schiuma, unguento e soluzione. Contiene vitamina D, che può cambiare il modo in cui le cellule della pelle crescono nelle parti del corpo colpite dalla psoriasi.
- Betametasone-calcipotriolo: questa combinazione di un corticosteroide (betametasone) e vitamina D (calcipotriolo) agisce per alleviare i sintomi della psoriasi del cuoio capelluto come arrossamento e prurito. Cambia anche il modo in cui le cellule della pelle crescono sulle aree colpite. È disponibile come crema, schiuma, unguento e sospensione.
- Tazarotene: si presenta sotto forma di schiuma, crema, gel o lozione. Aiuta ad aumentare il turnover cellulare, per aiutare a ridurre il numero di placche e le tiene sotto controllo.
- Retinoidi orali: sono farmaci a base di vitamina A progettati per ridurre l’infiammazione e la crescita cellulare. Possono richiedere da 2 a 12 settimane per funzionare.
- Metotrexato: è un farmaco che può impedire la crescita eccessiva delle cellule della pelle. Deve essere assunto a orari prestabiliti, come stabilito da un medico. È disponibile in molte forme diverse e la compressa orale è spesso usata per trattare la psoriasi.
- Ciclosporina: agisce calmando il sistema immunitario e rallentando la crescita di specifici tipi di cellule immunitarie. Viene somministrata per via orale e va assunta una volta al giorno alla stessa ora. È destinato per persone con psoriasi grave.
Rimedi casalinghi
La maggior parte dei rimedi casalinghi non ha dimostrato di alleviare i sintomi della psoriasi del cuoio capelluto. Tuttavia, come già accennato, questi rimedi possono aiutare se usati insieme a cure mediche.
Ecco alcuni rimedi popolari:
- crema o gel di aloe vera: da applicare tre volte al giorno sul cuoio capelluto e su altre zone colpite
- soluzione a base di aceto di mele per lavare le zone interessate
- una pasta di bicarbonato di sodio e acqua contro il prurito
- olio di cocco o di avocado per idratare
- un bagno di farina d’avena contro prurito, desquamazione e infiammazione
- integratori di acidi grassi omega-3 per ridurre l’infiammazione
- olio di melaleuca e curcuma per ridurre l’infiammazione
- vitamina D per ridurre gli arrossamenti
Quando è il caso di vedere un medico?
Se i trattamenti da banco non hanno avuto nessun successo, né i sintomi tendono a svanire da soli, un medico sarà in grado di consigliare una terapia appropriata.