Quando un buon chirurgo si appresta a pianificare un trapianto di capelli, si prefigge molti obiettivi. Tuttavia, quello più importante è raggiungere un equilibrio tra le varie parti del viso. Nello specifico, tanti si rifanno al cosiddetto “principio guida dei verticali uguali” secondo cui l’altezza della fronte deve essere circa un terzo dell’altezza verticale totale del viso.
Quando si parla di pazienti donne, un’attaccatura nella parte anteriore della testa più bassa – che, di conseguenza, accorcia la fronte in altezza – è considerata più attraenti; una fronte più lunga è antiestetica, un pò mascolina.
Per questo motivo, questo tipo di trattamento per le donne è uno dei più richiesti presso i tricologi. Se anche tu stai pensando di sottoporti ad un’operazione di questo tipo ma non sai da dove iniziare, non guardare oltre: questo articolo ti svelerà ogni segreto e tutto quello che c’è da sapere!
Le donne e l’alopecia: ecco da dove iniziare
La caduta dei capelli nelle donne spesso è un vero e proprio shock: si manifesta quasi sempre in modo inaspettato e grave. Generalmente, gli esseri umani perdono tra i 50 e i 100 singoli capelli al giorno: sotto questo punto di vista, la caduta dei capelli fa parte di un equilibrio naturale, di un rinnovo ciclico secondo il quale alcuni capelli cadono facendo posto a quelli che crescono. Quando l’equilibrio è interrotto, cioè quando i capelli cadono e crescono meno, si verifica l’alopecia.
Molti credono che la caduta dei capelli colpisca solo gli uomini. Tuttavia, si stima che oltre il 50% delle donne sperimenti lo stesso problema; la causa più significativa è la “caduta dei capelli di tipo femminile” che colpisce circa un terzo delle rappresentanti della popolazione femminile. Sebbene chiunque possa esserne affetto, di solito è più comune in donne:
- di età superiore ai 40 anni
- che hanno appena avuto bambini
- in menopausa
- che si sono sottoposte a chemioterapia (o altre terapie pesanti)
- che portano acconciature aggressive (come code di cavallo o trecce strette)
- che usano tinte chimiche
La linea frontale è alta? Ecco come si valuta caso per caso
Per abbassare l’attaccatura dei capelli nelle donne, la maggior parte dei chirurghi consiglierà di procedere con un trapianto di capelli attraverso gli innesti (o graft) di capelli.
Tuttavia, esiste un gruppo ben definito di pazienti di sesso femminile che può ottenere risultati più estetici e gradevoli grazie all’utilizzo di una tecnica innovativa in merito all’attaccatura, chiamata SHA (Surgical Hairline Advancement). Negli ultimi tre anni, SHA è diventato l’intervento chirurgico preferito grazie ai risultati e al tasso di soddisfazione alto – sia per il paziente che per il chirurgo.
Un’attaccatura dei capelli alta in una donna può essere risultato di un caso di alopecia da trazione congenito o dovuto alla caduta dei capelli frontale; in genere è causato della calvizie femminile androgena. Prima dell’intervento, il chirurgo determinerà se l’attaccatura dei capelli già alta è stabile (a causa della genetica o di un precedente sollevamento delle sopracciglia) oppure di tipo progressiva. In quest’ultimo caso, i fattori da considerare per l’intervento includono:
- la percentuale di caduta dei capelli
- i trattamenti che sono stati fatti in precedenza
- l’efficacia dei trattamenti
- possibili cause di alopecia da trazione (alcuni stili di capelli come trecce strette)
- condizioni mediche come anemia o ipotiroidismo.
Solo le pazienti con un’attaccatura stabile sono buone candidate per avere un ritocco alla linea frontale: caso contrario, una futura potenziale caduta dei capelli potrebbe esporre l’incisione dell’attaccatura e invertire il raggiungimento di una zona più più bassa. In più, molti esperti concordano sulla possibilità che l’esecuzione della procedura potrebbe causare un telogen effluvium, cioè una caduta di capelli dovuta allo stress.
Esami consigliati prima dell’intervento
Prima di sottoporsi ad una chirurgia di trapianto di capelli, il chirurgo consiglierà di condurre un esame fisico pertinente per valutare:
- il tipo di pelle e stadio di invecchiamento (lassità)
- la simmetria dell’attaccatura dei capelli
- ptosi delle sopracciglia.
In particolare, la lassità del cuoio capelluto è fondamentale per capire quanto può essere avanzata chirurgicamente l’attaccatura dei capelli e quindi, quali obiettivi il paziente potrà raggiungere.
Inoltre, alcuni chirurghi possono procedere con ulteriori investigazioni, quali:
- modello di caduta dei capelli (compresa la miniaturizzazione dei capelli lungo l’attaccatura)
- il grado di recessione delle attaccature frontotemporali e temporali
- la densità dei capelli nella zona donatrice
- la posizione e la forma dell’attaccatura dei capelli
- eventuali trattamenti di altre aree del cuoio capelluto colpito da alopecia
Le clienti che vogliono avere ritocchi sull’attaccatura dei capelli in modo completo, specialmente nella recessione frontotemporale che si estende nelle regioni temporali, molto spesso devono sottoporsi ad un trapianto di capelli completo, in quanto non è possibile realizzarlo procedendo solo con gli innesti in maniera frontale.
Quali farmaci o integratori aiutano contro l’alopecia?
Il trattamento dipende dalla causa della caduta dei capelli.
Nei casi in cui la perdita è dovuta a stress o cambiamenti ormonali come la gravidanza, potrebbe non essere necessario alcun trattamento: il sintomo si ferma dopo un certo periodo di tempo. Nei casi in cui la caduta dei capelli è dovuta ad acconciature strette, per rimediare bisogna astenersi dal continuare a pettinarsi in quel modo. Per pazienti che soffrono di carenze nutrizionali, alcuni medici prescrivono integratori (per esempio: un multivitaminico oppure la biotina). In ambito farmacologico, il Minoxidil è approvato per il trattamento di alopecia se utilizzato nella soluzione al 2% o al 5%. Il plasma ricco di proteine (PRP) è una terapia che incoraggia la crescita dei capelli (una soluzione costituita da proteine del sangue prelevate dalla paziente).
Acuni farmaci in fase di sperimentazione contro la caduta dei capelli nelle donne includono:
- spironolattone e antiandrogeni di vari tipi
- finasteride e inibitori dell’enzima alfa-reduttasi
- estrogeni
- analoghi delle prostaglandine
- steroidi
È importante notare che le donne in premenopausa non dovrebbero assumere farmaci per il trattamento della caduta dei capelli senza prima avere consultato un medico: molti prodotti, tra cui minoxidil e finasteride, non sono sicuri anche per le donne in gravidanza.
Infine, la chirurgia del trapianto di capelli è l’opzione più comune e consigliata per coloro che vogliono procedere con una soluzione di tipo permanente.